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Cronologia della Chiesa in Europa Orientale

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Cronologia della Chiesa Slava Orientale

Cronologia della Chiesa Ucraina

Cronologia della Chiesa Ortodossa Ucraina

Cronologia della Chiesa Ortodossa in Ucraina

 e cronotassi dei Metropoliti di Kiev (con altri colori i Metropoliti delle esperienze autocefaliche o autonome)

Giobbe (1620 - 31) Metropolita di Kiev , Galizia e tutta la Rutenia, Esarca Patriarcale  

1620 Viene ripristinata una gerarchia ortodossa per Lituania e Ucraina. Il Patriarca di Gerusalemme Teofane  consacra  Giobbe Boretsky Metropolita di Kiev , in opposizione a quello cattolico.

1623 Lo scisma raggiunge punte particolarmente cruente da ambedue le parti. Tra gli altri muore ucciso il vescovo greco-cattolico di Polotsk Giosafat

Isaia (1631 - 33)

1632  Il re polacco Vladislao IV  riconosce i diritti degli  Ortodossi. La Chiesa Ucraina è ufficialmente divisa in Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, Chiesa Cattolica Romana (in Polonia) e  Chiesa Ortodossa Ucraina  . Il Seim (parlamento polacco) cerca di  impedire agli Ortodossi  il contatto col Patriarca di Costantinopoli costringendoli difatti a guardare verso  Mosca.

Pietro Mohila (1633 - 46)

1633 I deputati Ortodossi del Seim preferiscono Pietro Mohila a Isaia. Pietro (autore di importanti opere teologiche) diventa Metropolita con il consenso del Patriarcato Ecumenico. Con l'aiuto gli ortodossi cosacchi (rivolta di Khmelnytsky) Mohila riesce a ridare voce all'Ortodossia Ucraina

Silvestro (1647 - 57)

1654 Trattato di Pereyaslav: l'Ucraina meridionale, al comando dell'Etmano Bohdan Khmelnytskyj ,passa in mano alla Russia.

Dioniso II (1658- 63) vs Lazaro Baranovich (locum tenens pro Mosca 1659-61) e Methodius Filimonovich (Locum Tenens pro Mosca 1661–68 ) .

1659 Muore l'Etmano Iván Vyhovshkyj. L'influenza di Mosca sulla Chiesa Ortodossa Ucraina comincia a farsi pesante e costringe Dionisio II a rifugiarsi a Chyhyryn mentre installa a Kiev Lazaro Baranovich, come locum tenens,

Giuseppe V (1663- 76)  vs l'antimetropolita Antonio Vinnicki (1663-79) e vs Lazaro Baranovych (Locum Tenens pro Mosca 1670–85)

1667 Kiev e l'Ucraina orientale  passano ai Russi.

Gedeone (1685 - 90) Metropolita di Kiev e Galizia (alle dipendenze  del Patriarcato di Mosca)

1686 Sotto la spinta del Sultano ottomano Costantinopoli permette al   Patriarcato di Mosca di porre sotto la propria giurisdizione il metropolita di Kiev .Viene creato Metropolita di Kiev e Galizia  il filorusso Gedeon Chetvertynsky.

Varlaam I (1690 - 1707)

Ioasaf I (1708 - 18)

Sede vacante (1718 - 22)

Varlaam II (1722 - 30) Arcivescovo di Kiev

1721 Riorganizzazione della Chiesa Russa. Il Metropolita di Kiev diventa un semplice vescovo.

Raffaele (1731 - 47) dal 1743 Metropolita di Kiev

1743 Al Vescovo di Kiev viene di nuovo dato il titolo di Metropolita ma la sua autorità resta limitata all'eparchia di Kiev.

Timoteo (1748 - 57)

Arsenio I (1757 -70)

Gabriele I (1770 - 83) Metropolita di Kiev e Galazia

1770 Il Metropolita riprende il titolo di Kiev e Galizia e un effettivo ruolo metropolitano.

1772 1° spartizione della Polonia: la Bielorussia orientale passa ai Russi,la Galizia all'Austria.

Samuele (1783 - 96)

1791 Viene unilateralmente ripristinata la Metropolia di Lituania cui però le incalzanti divisioni della Polonia pongono quasi subito termine.

1793 2°spartizione della Polonia: la metà orientale della Bielorussia e quasi tutta l'Ucraina  passano ai Russi.

1795 terza spartizione della Polonia : tutta la Bielorussia e la Lituania e la Volinia passano alla Russia.

Ieroteo (1796 - 99)

Gabriele II (1799 - 1803)

1800 circa: nelle eparchie dell' Ucraina i vescovi sono tutti russi.

Serapione (1803 - 22)

1812 Breve periodo di autocefalia della Chiesa del Granducato napoleonico di Varsavia (che comprendeva parte della Polonia e della Bielorussia).

Eugenio (1822 - 37)

Filarete I (1837 - 58)

1839 L'Atto di unione di Polatsk determina il passaggio all'ortodossia di gran parte della Bielorussia greco-cattolica.

Isidoro (1858 - 60)

Arsenio II (1860 - 76)

Filoteo (1876 - 82)

Platone (1882 - 91)

Ioannicio (1891 - 1900)

Teognosto II (1900 - 03)

Flaviano (1903 - 15)

Vladimir I (1915 - 18)

1917 Nel caos della 2° guerra mondiale e della Rivoluzione Russa l'Ucraina dichiara l'indipendenza .  Una riunione di Ucraini , senza alcun vescovo (all’epoca praticamente  tutti Russi), comincia a progettare l'autocefalia. La Chiesa Russa rifiuta l'invito a consacrare Vescovi Ucraini e così pure altre Chiese Ortodosse.

Antonio II Khrapovitsky (1918 – 36), dal 1919 al 1924 in esilio (locum tenentes  Nazario di  Cherkass 1919-21 ,Michele di Grodno e Brest 1921-24), dal 1924 non riconosciuto da Mosca  vs  Basilio Lipkovskiy (Metropolita di Kiev e tutta l’Ucraina1921 - 27 )

1918 A seguito dell'assassinio del Metropolita Vladimiro il Consiglio della Chiesa Ucraina nella regione non controllata da Mosca  elegge Metropolita di Kiev Antonio .

1919  Rioccupazione dell'Ucraina da parte dei Russi . Il Metropolita Antonio fugge all’estero e diventa uno dei principali organizzatori della ROCOR.    Viene proclamata l'autocefalia della Chiesa Ortodossa Autocefala Ucraina (Sobornopravna): Vasyl Lipkovskiy viene eletto Metropolita . Egli viene consacrato però da preti e non da vescovi. Naturalmente nessuna Chiesa riconosce tale consacrazione e l'autocefalia. Nonostante ciò sono tanti i fedeli Ucraini che aderiscono alla nuova Chiesa.

1921 Vengono meno , con il trattato di Riga, i tentativi indipendentistici dell'Ucraina.  Mosca concede un'autonomia moderata (Esarcato di Ucraina).

1923 Nasce un'ulteriore formazione: la Chiesa Ortodossa Autocefala sinodale panucraina (che verrà meno nel 1937 con a capo Pimen Pegov (1923-35) e poi Alessandro Chekanovski (1935-37). Altra ulteriore formazione è la Chiesa Vivente con quartier generale a Kharkhov ( con a capo : Tikhon Vasilevsky  1923, Nikolay Fedotov 1923–1924, Aleksandr Shcherbakov 1924, Innokentiy Pustynsky  1924–1929, Iuvenaliy Moshkovsky  1928–1929, Pimen Pegov  1929–1935, Aleksandr Chekanovsky  1935–1937, Vladimir Zlobin  1938–1941)

Michele III (1924 - 29) ( Locum Tenens 1921 - 24, poi Esarca  ) vs  Nicola Boretskiy (1927 -30)

1924 All'Esarcato Ucraino (del Patriarcato di Mosca) e alla Chiesa Autocefala si aggiunge una terza formazione a seguito del ristabilimento , da parte del   Patriarcato Ecumenico , dell'autocefalia della  Metropolia di Kiev che momentaneamente   viene posta sotto l'autorità della Chiesa Ortodossa Autocefala Polacca (all'epoca parte dell'Ucraina era sotto sovranità polacca) al cui  Metropolita  Dionisio Waledynskyj viene  dato incarico di creare il nuovo Sinodo. Tra gli altri verrà consacrato Vescovo  Polikarp Sikorsky  che diventerà il capo della Chiesa autocefala che nascerà nel 1942. Mosca  che non riconosce la ROCOR , esautora anche formalmente il Metropolita Antonio e lo  sostituisce con il suo locum tenens Michele. Ivan Teodorovich (Vescovo Ucraino della formazione autocefalica ) fugge  in America e organizza la Chiesa Ortodossa Ucraina degli U.S.A. e più tardi viene riconosciuto come proprio vescovo anche dalla Chiesa Ortodossa Ucraina del Canada nel frattempo creatasi.

1924 Mosca non accetta l’autocefalia promossa da Costantinopoli ,esautora l’Esarca Antonio (che verosimilmente -ma non ho sufficienti notizie- aveva accettato la posizione costantinopolitana ) e lo sostituisce con il suo locum tenens Michele. A Michele III tuttavia continuano ad opporsi (come locum tenens di Antonio ?)  Giorgio (Deliyev) (1923-1928) , Macario (1924), Sergio (Kuminskiy) (1925) , Alessandro (Petrovskiy) (nel 1937-38 quando è Esarca Costantino III).

1925 Nasce un'ulteriore formazione: l'Associazione Parrocchiale Fraterna delle Chiese Ortodosse Autocefale Ucraine (che verrà meno nel 1937) con a capo il Metropolita  di Luben Teofilo Buldovski.

1927 A Basilio succede Nicola Boretskiy. In taluni periodi tuttavia   , in considerazione della difficoltà  politica, i Metropoliti si sono trovati nell’impossibilità di  governare tale Chiesa Autocefala e temporaneamente tale governo può essere stato nelle mani di altri vescovi di tale formazione (Nestor Sharayevskiy , Costantino Milyushkevich, Giorgio Makhnovskiy, Giovanni Pavlovsky ).

1930 La politica antireligiosa del regime sovietico porta alla dissoluzione della Chiesa autocefala Ucraina. Alcuni Vescovi riescono a fuggire all’estero. Entro il 1939 questa esperienza autocefalica si può considerare del tutto conclusa.

Demetrio (arcivescovo , non Esarca, 1930 - 32) , Sergio (arcivescovo , non Esarca, 1932 - 34), Costantino III (Esarca 1934 - 37) vs  Ivan Pavlovskiy (1930-36)

 1933 Alcuni Ucraini Cattolici in America passano all'Ortodossia e formano la Chiesa Ortodossa Ucraina d'America con a capo il vescovo Giuseppe Zuk.

Alessandro (arcivescovo , non Esarca, 1937 - 38) ,

1938 La Chiesa Ortodossa Ucraina d'America viene ricevuta in comunione dal Patriarcato Ecumenico.

1939 La gran parte delle odierne terre Ucraine che facevano parte della Polonia vengono occupate dai Russi. Gli Ucraini devono sottomettersi al Patriarcato di Mosca e la Chiesa Autocefala Ucraina (creata dal Patriarcato Ecumenico in queste regioni sotto l’omophorion del Metropolita di Varsavia) viene meno  tuttavia formalmente essa continua a sussistere in quanto non abolita da Costantinopoli.

Nicola II (1941 - 44) vs Policarpo Sikorsky (1942 -43), Arcivescovo di Lutsk e Kovel

1941 Durante l'occupazione nazista dell' Ucraina  il Metropolita di Varsavia Dionisij Waledynskyj  designa Polikarp Sikorsky (che aveva consacrato vescovo  nel 1932 )  amministratore provvisorio delle  terre ucraine (formalmente Costantinopoli non aveva mai abolito l’autocefalia concessa alla Chiesa Ucraina nel 1924) sotto occupazione tedesca e gli dà il  titolo di Arcivescovo di Lutsk e Kovel. Durante la 2° guerra mondiale alcuni fedeli si riconoscono  nuovamente in Teofilo Buldovski che viene proclamato Metropolita di Kharkhov(1941-42)  il quale nel 1942  congiunge la propria organizzazione a quella della Chiesa Autocefala Ucraina di Policarpo Sikorsky .

1942 Nicola fugge a Mosca . Nella regione sotto occupazione tedesca mantiene  (cosidetta Chiesa Ucraina Autonoma) come locum tenens Oleksiy Hromadskij (1941-1943) e Panteleimon Rudyk(1943-44) .

Giovanni V (1944 - 64)

1944 Rioccupata l'Ucraina da parte della Russia la Chiesa Ortodossa Autocefala Ucraina di Policarpo Sikorski cessa ancora una volta la sua esistenza. Alcuni vescovi riescono a fuggire.

1946 Circa una dozzina di Vescovi ucraini fuggiti dall'Unione Sovietica si incontrano in Germania sotto la presidenza di Policarpo Sikorski (si parla talora di Chiesa Ortodossa Autocefala Ucraina in Europa) ma presto i contatti vengono meno e l'esperienza si spegne.

1947 Il vescovo  Gregorio Ohijchuk ,uno dei vescovi consacrati nel 1942 con la benedizione del Metropolita di Varsavia e riusciti a fuggire all’estero, crea la Chiesa Ortodossa Autocefala Ucraina Sobornopravna (dal 1950 con sede a Chicago).

1950 L'arcivescovo Mstislav (altro vescovo consacrato nel 1942 con la benedizione del Metropolita di Varsavia e riuscito a fuggire all’estero) abbandona la Chiesa Ortodossa Ucraina d'America cui si era aggregato e passa ,con alcune parrocchie , alla Chiesa Ortodossa Ucraina degli U.S.A..

Ioasaf II (1964 - 66)

Filarete II (1966 – 92, dal 1990 Metropolita di Kiev e tutta l’Ucraina)

1969 Parrocchie Ucraine in Australia passano sotto la giurisdizione della Chiesa Ortodossa Ucraina degli U.S.A..

1971 Muore Ivan Teodorovich dal 1924 a capo della Chiesa Ortodossa Ucraina degli U.S.A..Gli succede Mstislav.

1973 La Chiesa Ortodossa Ucraina degli U.S.A.,del Canada e d'Europa si uniscono in un'unica Chiesa.

1989 Crollo del regime sovietico .Di nuovo nasce l'idea di una Chiesa Ortodossa Autocefala Ucraina. La Chiesa Ortodossa in  Ucraina si spacca tra i fedeli a Mosca e i sostenitori dell'autocefalia.

1990 Il sacerdote  Volodymyr Yarema e il vescovo Ivan Bondarchuk    unilateralmente restaurano la Chiesa Ortodossa Autocefala Ucraina. Nessuna Chiesa Ortodossa Autocefala Locale riconosce tale atto. Mosca riconosce un certo grado di  autonomia  ai suoi fedeli in Ucraina prima con lo status di esarcato  poi di Chiesa Autonoma .

1991 Il Presidente dell'Ucraina  Leonid Kuchma auspica la creazione  di una Chiesa Ortodossa Ucraina  unita.

 

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