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Chiesa di Serbia (Metropolia di Belgrado e Patriarcato  di Serbia)

Cronologia e cronotassi degli:

 Arcivescovi di Pec, Patriarchi dei Serbi (1346-1766 e dal 1920),Metropoliti di Belgrado (1801-1920),

Metropoliti  di Krusedol, dal 1848 Patriarchi di Sremski-Karlovic (o Karlovac )

Metropoliti di Dabor-Bosna (nel 1878-1920, periodo dell'autonomia)

(Vedi anche Chiesa Ortodossa in Montenegro fino al 1920 e Chiesa Ortodossa in Macedonia)

1°secolo: S. Paolo inizia l'evangelizzazione dei Balcani (Macedonia) .

451 All'epoca del Concilio di Calcedonia Salona (comunità cristiana nota dal 2° secolo) è l'unica sede metropolitana di tutta la regione corrispondente all'ex Iugoslavia e ricade nell'ambito del Patriarcato d'Occidente.

6° sec.:Per breve tempo (ultima menzione nel 602),durante il regno di Giustiniano, in Macedonia prospera la Chiesa Autocefala di Iustiniana Prima (per  la cronotassi dei Metropoliti di questa Chiesa vedi Chiesa Ortodossa in Macedonia). Inizia l'invasione slava dell'Illirico. Il Cristianesimo verrà spazzato via ma quasi contestualmente inizia l' evangelizzazione degli Slavi.

639 Salona (la più antica Arcidiocesi della regione) viene distrutta dagli Slavi. Pochi anni dopo sulle sue rovine sorge Spalato i cui Arcivescovi si possono considerare i successori di quelli di Salona.

753 L'Illirico passa dal Patriarcato di Roma a quello di Costantinopoli.

878  prima menzione di vescovi tra gli Slavi dell'Illirico (Sergio vescovo di Belgrado) durante il regno del principe Mutimir. Inizia l'opera evangelizzatrice dei S.S. Cirillo e Metodio. Gran parte dell'odierna Serbia e Macedonia pervengono sotto il controllo dei Bulgari e segue le sorti della Chiesa bulgara.

1016 Morte di Vladimiro primo principe serbo ad unificare le tribù serbe di Zeta nello stato di Dioclea.

1067 Il principe di Dioclea Vojislavo , da poco riuscito a liberarsi dal protettorato di Bisanzio, si rivolge a Roma per avere un proprio Arcivescovo (a Bar).

1183 Stefano  Nemania  (1169-1196) incorpora il principato di Dioclea sottraendola alla latinizzazione apportata dagli Arcivescovi di Bar, unifica  la maggioranza dei principati  Serbi ,  e crea il regno della Grande  Serbia. Combatte l'eresia bogomila che si diffonderà in Bosnia.

Saba (1219-33)

1219 Costantinopoli concede l'autocefalia all'Arcidiocesi di Pec di cui è arcivescovo Saba,figlio di Stefano. La Chiesa ,costituita da undici diocesi (Ras, Prizren and Lipljan già alle dipendenze di Ocrida ; Budimlje , Dabar , Hvostan, Hum, Moravica , Topolica, Zeta, Zica ) coesiste con diocesi Greche e/o Bulgare. La sede dell'Arcivescovo è inizialmente a Zica.

Arsenio I (1233-63)

1253 In seguito alle invasioni di Tartari (1242) , Bulgari e Cumani (1253), l'Arcivescovo inizia a risiedere  a Pec.

Saba II (1264-71)

Danilo I (1271-72)

Ioannicio I (1272-76)

Eustazio I (1279-86)

Jacopo (1286-92)

Eustazio II (1292-1309)

Saba III (1309-16)

Nicodim (1317-24)

Danilo II (1324-37)

Ioannicio II (Arcivescovo 1338- 1354 ,dal 1346 Patriarca)

1346 Stefano Dusan (1331-1355) si proclama Zar dei Serbi e dei Greci e innalza l'Arcivescovo di Pec Ioannicio a Patriarca dei Serbi. Dal Patriarcato dipendono oltre alle precedenti diocesi anche Koncul , Lim, Macva , Branicevo , Belgrado, Skoplje.Vengono elevate a Metropolie dipendenti dal nuovo Patriarcato  Zeta (che diventa Metropolia di Cerna Gora o Montenegro), Raska, Prizren Skoplje . Stefano riconosce comunque la contestuale autocefalia dell'Arcidiocesi di Ocrida (che viene riconosciuta secondo in onore rispetto a Pec) il cui Sinodo elegge autonomamente il proprio arcivescovo.

1352 Il Patriarca Ecumenico in risposta  scomunica Stefano. 

Saba IV (1354-75)

Efrem (1375-80 e 1389-92)

1375 Costantinopoli riconosce il Patriarcato di Serbia con sede a Pec.

Spiridione (1380-89)

Danilo III (1392- 96)

Saba V (1396- 1407)

Cirillo (1407- 19)

Nikon (1420-35)

Nikodim II (1445- 53)

Arsenio II (1453-63) 

 

1459 Il Despotato di Serbia (ultimo residuo dello Stato Serbo) cade in mano ai Turchi.

 

1463 Anche la Bosnia cade in mano ai Turchi. Muore Arsenio II ; non è possibile eleggere un successore e  il Patriarcato e l'autocefalia vengono di fatto –ma non formalmente- abolite e poste gradualmente alle dipendenze dell'Arcidiocesi di Ocrida.

1488 Cade in mano ai Turchi l'Erzegovina.

1499 Il Montenegro, ultimo bastione slavo ancora indipendente, cade in mano ai Turchi.

Giovanni (1508)

Va subito a vuoto il tentativo di Giovanni di restaurare il Patriarcato.

Marco (1524)

Va subito a vuoto il tentativo di Giovanni di restaurare il Patriarcato.

Paolo (di Smederevo) (1527-35)

1527 La Chiesa ottiene un certo grado di autonomia. Tuttavia quando Paolo di Smederevo tenta di riesumare il Patriarcato (e Patriarca egli stesso si proclama) viene (1531) bandito. Muore nel 1535.

Маcario (Sokolovic) (1557-71)

1557 Grazie ai buoni uffici del Gran Visir (serbo) Muhammad Sokolovic, Solimano il Magnifico restaura -azione accolta da Costantinopoli-  il Patriarcato che comprende una quarantina di diocesi . Macario , fratello del Gran Visir, diventa il primo di questa seconda serie di Patriarchi .

Antonio (1571-75)

Gerasimo (1575-86)

Savazio (1586-89)

Ieroteo (1589-90)

Filippo (1591)

Giovanni (1592-1613)

 

1613 Il Patriarca Giovanni viene condannato a morte in seguito a una serie di ribellioni antiturche in cui viene coinvolto.

Paisio (1614-47)

Gabriele I ( 1648-55)

 

1655 Le ribellioni antiturche  continuano e Gabriele muore nelle prigioni turche.

Massimo (1656-74)

Arsenio III (1674-1706, dal 1691 Metropolita di Krusedol)

 

1690 Durante la guerra austro-turca i Serbi appoggiano gli austriaci . La  controffensiva turca induce il  Patriarca Arsenio a fuggire con  40.000 uomini nell'Ungheria austriaca. Il governo ungherese stabilisce  la  Metropolia di Krusedol e riconosce Arsenio capo spirituale di tutti gli Ortodossi in Ungheria (presenti soprattutto in Transilvania. La  Dalmazia  passa definitivamente a Venezia che sottopone i Serbi (prima dipendenti dal Metropolita di Dabro-Bosna) al Metropolita di Filadelfia (Metropolita greco-ortodosso):tale disposizione viene ignorata dai Serbi di Dalmazia.

Callinico I (1693-1710) , Stefano (1706-9) cui si oppone Isaia (1707-08),

 

1693 Callinico I viene posto a capo del Patriarcato al posto di Arsenio III.

Atanasio I (1711-12) , Sofronio (1710-11) , Cristoforo (1711-12)

Mosè (1712-26) , Vincenzo I (1712-25, dal  1713 Metropolita di Karlowitz)

 

1713 La  Metropolia di Krusedol viene trasferita a Sremski Karlovci (o Karlovac).

Arsenio IV (1726-37 e 1741-48) , Mosè (1726-31), Vincenzo II (1731-37)

Ioannicio (1737-46) ,Arsenio IV (1737-1748)

Atanasio II (1747-52) ,Isaia II (1748-49), Paolo (1749-68)

Gabriele II (1752)

Gabriele III (1752-58)

Cirillo II (1758-63)

Basilio (1763-65)

Callinico II (1765-66)

1765 Il Patriarca (greco) di Pec Calinico II (1765-1766)  si dimette  e chiede  al Patriarca di Costantinopoli l'abolizione  del Patriarcato di Pec. Costantinopoli abolisce il Patriarcato. Diventano ampiamente autonome la Chiesa del Montenegro (Czernagora) , la Metropolia di Dabro-Bosna e quella di Skopje. Lo era già la Metropolia di Karlovac (che in questo periodo ha 6 suffraganee). I successivi vescovi in Serbia saranno tutti Fanarioti.

Geremia (1766-84 ) Metropolita di Belgrado , Danilo (locum tenens 1768-69) ,Giovanni  (1768-73), Mosè (locum tenens 1773-74), Vincenzo III (1774-80)

1777 la Bucovina passa dal principato di Moldavia all'Austria-Ungheria. Gli Ortodossi della regione quindi si ritrovano alle dipendenze di Karlovac.

Dionisio I (1785-91) , Mosè II (1780-90), Pietro (locum tenens 1790)

Metodio (1791 - 1801) , Stefan I (o II se si considera lo Stefano 1706-09) (1790-36)

Leonzio (1801-13)

Dionisio II (1813 - 15 )

Agatangelo (1815-27)

Cirillo (1825-27 )
Antimo (1827-31)

1828 I Serbi di Dalmazia passano alle dipendenze del Metropolita di Carlovitz.

Melezio (1831-33)

1832 Costantinopoli concede l'autonomia alla Chiesa di Serbia sotto il Primato del Metropolita di Belgrado. I vescovi greci vengono allontanati. 

Pietro (1833-59) , Stefano II (o III) (1836-41), Giorgio (locum tenens 1841-42)

Giuseppe ( 1842-61, dal 1848 Patriarca)

 

1848 La Metropolia di Karlovac viene elevata a Patriarcato di Sremski-Karlovci.

Michele (1859-81 e 1889 -98) , Samuele ( 1861-70) ,Arsenio (locum tenens 1870-72 e 1874) ,Nicanore (locum tenens 1872-74 ), Procopio (1874-79 ),Gregorio I  (altrove Germano) (1879 o 1881-88), Antimio (1874 - 80),   Sava (1881 - 85), Giorgio (1885 - 96)  

1864 Riorganizzazione della Chiesa Ortodossa nell'Impero Austro-ungarico : vengono staccate da Karlovac e diventano autocefale le Metropolie di Czernowitz (4 diocesi in Bucovina ) e quella di Hermannstadt (o Sibiu o Nagy-Szeben; 3 diocesi in Transilvania)  .

1867 I Serbi di Dalmazia passano alle dipendenze del Metropolita di Czernovitz (Bukovina).

1878 La Chiesa di Bosnia-Erzegovina (4 diocesi) ,dopo la conquista serba, mantiene comunque  un vago  riconoscimento di autonomia da  Costantinopoli. La Chiesa in Macedonia passa alla Metropolia di Serbia.

1879 Costantinopoli trasforma l'autonomia di Belgrado in autocefalia.

Mosè (locum tenens 1881-83)

Теоdosio (1883-89), Giorgio II ( 1888-1907)

Innocenzo (1898-1905) , Nicola (1896 - 1907 ) 
 

Demetrio ( 1905-30, dal 1920 Patriarca) , Luciano ( 1908-13 ), Miron Nikolic (locum tenens 1913 e 1914-19), Michele (locum tenens 1913-14 ),Giorgio III ( 1918-20), Eugenio (1908 - 20)

1913 La Serbia conquista la Macedonia.

1918 Alla fine della 1° Guerra Mondiale viene costituito il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.

1920 La Chiesa diventa Patriarcato: in esso confluiscono la Chiesa di Serbia,di Bosnia-Erzegovina,di Montenegro,di Sremski-Karlovic, le diocesi dalmate dipendenti da Czernovitz (in Bucovina), le diocesi macedoni già bulgare.

 

1926 Viene fondata un'eparchia per l'America e l'Oceania.

Barnaba (1930-37)

 

1931 Riorganizzazione delle diocesi.Viene creata la Metropolia di Zagabria-Lubiana. Fanno parte della Chiesa anche 5 diocesi all'estero ( Praga, America e Canada, Mukachevo, Zadar, Vicariato di Scutari)

Gabriele (1938-50)

1940-45 Seconda guerra Mondiale. L'Ortodossia soffre grandemente soprattutto nello stato fascista creato in Croazia dove viene pure costituita (ma senza venire riconosciuta da nessuna Chiesa Ortodossa)  e durerà tre anni  (1942-45) una Chiesa autocefala (con a capo il Metropolita di Zagabria Germogene) costituita da 4 diocesi.

1947 Riorganizzazione delle diocesi. All'estero la diocesi di Mukachevo , alla fine della guerra, passa alla chiesa di Russia. Viene creata la diocesi di Budim e quella di Temisvar.

1948 Il Maresciallo Tito rompe i rapporti con l'URSS. Ciò porta a un miglioramento della situazione della Chiesa.

Vincenzo (1950-58)

Germano (1958-90)

1963 Serbi Ortodossi in America e Australia creano la Chiesa Ortodossa Serba Libera in contrasto con la politica filotitina di Belgrado (ne è Metropolita Dionisio fino al 1984 . Gli succede Ireneo)

1967 Si dichiara autocefala la Chiesa di Macedonia (non riconosciuta dalle Chiese Autocefale Locali).

Paolo (1991- 2009)

1991 La guerra serbo-croato-bosniaca costringe all'esodo dalle eparchie di Croazia e parte della Bosnia. Fallisce qualche vaga ipotesi di ricreare la Chiesa Ortodossa Croata.

1993 La Chiesa Ortodossa Serba Libera ritorna nel seno della madre Chiesa. Nasce ,in alternativa alla Metropolia del Litorale -della Chiesa ortodossa Serba- una Chiesa Ortodossa Montenegrina. Non ha invece esito un vago tentativo di dare luogo alla restaurazione della chiesa Ortodossa Autocefala Croata.

1999 Fine delle recenti  guerre che hanno afflitto l'ex Jugoslavia. Dopo la fine della guerra la parziale ricostruzione non ha ancora permesso il ritorno degli eparchi di Karlovac.

2002 Falliscono i tentativi di addivenire a un accordo con la chiesa macedone. Il Vescovo macedone di Veles , Jovan, si pone sotto la giurisdizione della Chiesa di Serbia .

 

2005 Il Patriarca di Serbia emana il Tomos di Autonomia per l'Arcidiocesi Autonoma di Ocrida. Giovanni VI assume il titolo di Arcivescovo di Ocrida e Metropolita di Skopje ma viene nuovamente arrestato (verra liberato nel 2007)  per cui  le sue funzioni sono difatti svolte dal Vescovo Marco. La Corte Suprema di Macedonia rigetta l'istanza di registrazione dell'"Arcidiocesi Ortodossa di Ocrida".

 

2008 Il Kosovo  autoproclama la propria indipendenza (non riconosciuta dall'ONU, ma da diversi Stati). Alcune comunità in Australia si separano dalla Chiesa e proclamano il ripristino della  Chiesa Ortodossa Serba Libera

 

Ireneo I (2010-20)

2010 il vescovo di Raska-Prizren Artemije Radosavljevic , esautorato dalle sue funzioni, creat  una giurisdizione  alternativa alla diocesi della Chiesa Serba  (sito della giurisdizione).

2011 Viene creata la diocesi dell'Europa Meridionale  (per Austria, Svizzera e Italia) con sede centrale a Vienna.

Porfirio (2021-

2022 Il Patriarcato Ecumenico  ripristina la Comunione con la Chiesa Ortodossa di Macedonia ufficialmente come "Chiesa di Ocrida"; il Patriarcato Ecumenico viene considerato Chiesa Madre. Poco dopo la Chiesa di Serbia riconosce l'autocefalia. L'autocefalia è stata riconosciuta anche dalla Chiesa di Russia e da quella di Bulgaria.

2023 L'Arcidiocesi Autonoma di Ocrida del Patriarcato di Serbia termina la propria esistenza e viene integrata nella Chiesa Macedone e verranno create delle diocesi (ad personam?) per i vescovi provenienti da questa Chiesa.

 

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